In questi giorni è venuta a conoscenza della stampa internazionale una vicenda che riguarda la natura dei rapporti che vengono intrattenuti tra banche apparenti a nazioni diverse.
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È infatti capitato che una delle più grandi banche esistenti in Svizzera abbia rifiutato di effettuare un bonifico destinato ad un conto corrente domiciliato in una banca cubana. Protagonista della vicenda è stata una signora ticinese titolare un conto corrente presso il Crédit Suisse, che voleva effettuare una donazione di pochi euro all’Associazione Svizzera – Cuba, ma si è vista opporre il rifiuto da parte della banca elvetica. La banca si è infatti giustificata dicendo che è propria norma non effettuare pagamenti o bonifici da e per paesi soggetti sanzioni a livello internazionale. E Cuba appartiene ad una lista di stati soggetti a sanzioni.
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L’associazione Svizzera – Cuba ha quindi denunciato questo caso attraverso il proprio sito internet, spiegando che il rifiuto deve intendersi come conseguenza dell’applicazione extra territoriale delle disposizioni del blocco imposto da più di 50 anni dagli Stati Uniti d’America a Cuba. In verità, infatti il Credit Suisse ha operato con il paese caraibico almeno fino al 2005 o fino a quando la banca non è stata inserita dagli Stati uniti all’interno di una lista nera di paesi che intrattengono rapporti con stati non graditi agli USA.
Nella stessa lista è stata a suo tempo inserita anche la grande banca tedesca Deutsche Bank, a cui la Sec , l’agenzia americana di sorveglianza dei mercati finanziari, ha inflitto una multa di 10 mila dollari per aver intrattenuto rapporti con paesi come Cuba o l’Iran.