Ogni qual volta si ha a che fare con il fisco, è necessario essere precisi nell’indicazione dei dati che riguardano il contribuente. La poca chiarezza o il trascurare alcuni particolari, può essere deleterio al punto che un cittadino può anche perdere alcune agevolazioni.
►Come deve essere migliorata l’IMU
Un’interrogazione inviata da un contribuente all’Agenzia delle Entrate, ne è la prova. Il riferimento dell’ultimo articolo è ai dati catastali. La domanda posta è semplice: avendo iniziato i lavori di ristrutturazione di un immobile a cavallo dell’anno fiscale 2011 con il 2012 ed avendo depositato la Scia al Comune il 12 dicembre 2011, ci si è accorti che nel 730/2012 non erano stati inseriti i dati catastali dell’immobile da ristrutturare.
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In questi, con una dimenticanza di questo tipo, è possibile mettersi in regola con il fisco? L’Erario ha spiegato che nella sezione III-B del modello 730 è presente già dal 2012 il quadro E dove devono essere indicati i dati catastali degli immobili e tutti gli altri dati utili per usufruire della detrazione del 36% o del 50%, se i lavori sono stati pagati tra il 26 giugno 2012 e il 30 giugno 2013. Quindi, se i lavori sono iniziati a dicembre 2011 ma sono stati pagati a partire dal 2012, i dati catastali per avere l’agevolazione fiscale, devono essere indicati nel 730/2013 e non nella dichiarazione dell’anno scorso.