In questo momento di forte crisi una delle soluzioni privilegiate per superare l’impasse economica è sicuramente la vendita del debito pubblico attraverso l’emanazione dei Buoni del Tesoro. L’ultimo taglio disponibile sono i BTp poliennali. Cosa sono nello specifico e di cosa si tratta?
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I Buoni del Tesoro poliennali sono dei titoli obbligazionari cui corrispondono delle cedole a tasso fisso e una scadenza sul medio e lungo periodo. Ad emanarli ci pensa il Ministero delle Finanze che definisce per i BTp sia gli importi, sia i tagli disponibili nelle aste, sia le modalità di assegnazione.
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In genere i BTp sono collocati ogni mese con un’asta detta marginale e poi, il giorno dopo l’avvenuto collocamento sono ammessi anche nella cosiddetta Borsa valori. Per calcolare il prezzo d’acquisto dei BTp, occorre sommare il rateo della cedola, la commissione che si deve corrispondere all’intermediario e poi anche l’effettivo prezzo d’acquisto del titolo.
In genere, per quanto riguarda il taglio, i BTp possono essere da 1000 euro almeno e durare 3, 5, 7, 10 oppure anche 30 anni. La cedola, generalmente è semestrale.
Il Ministero del Tesoro, dal 1998, ha dato il via all’operazione cosiddetta di coupon-stripping che consente di distinguere per ogni BTp la cedola e il cosiddetto mantello che sono negoziati separatamente l’uno dall’altro.