In attesa che il Decreto Lavoro voluto dal Governo Renzi entri finalmente nella sua fase di piena operatività, la disoccupazione in Italia resta ancora a livelli altissimi, nonostante alcuni timidi segnali di miglioramento.
I dati Istat relativi al mese di marzo 2014, infatti, parlano di un tasso di disoccupazione pari al 12,7%, in calo di 0,1 punti rispetto al mese precedente ma in aumento di 0,7 punti rispetto a dodici mesi fa, rimanendo quindi uno dei tasso più alti registrati dall’inizio delle serie mensili e trimestrali.
A marzo 2014, inoltre, si è registrato un aumento del numero degli occupati: un totale di 22 milioni 356 mila, ovvero 73mila unità in più rispetto al mese precedente per un aumento percentuale pari allo 0,3%. Cifre, queste, che comunque mettono in evidenza un calo tendenziale del numero degli occupati, con un meno 0,6% su base annua.
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La leggera variazione positiva del tasso di disoccupazione è data anche dalla diminuzione del numero dei disoccupati, che a marzo 2014 erano 3 milioni 248 mila, in calo dello 0,2% rispetto al mese precedente (-5 mila) ma in aumento del 6,4% su base annua (+194mila).
Rimasto invariato, invece, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni che a marzo si è attestato al 42,7%, il che vuol dire un aumento del 3,1% rispetto allo scorso anno per un totale 683mila, l’11,4% sul totale della popolazione in quella fascia di età.
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Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni hanno fatto registrare una diminuzione dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.