Sono sopratutto i cali delle quotazioni che si stanno registrando già da qualche tempo nell’area del Mediterraneo, 45 euro per mille litri di benzina negli ultimi quattro giorni di mercato) hanno indotto le compagnie petrolifere a rivedere i prezzi applicati ai clienti finali.
Eni è stata la più coraggiosa e ha dato un taglio netto al prezzo della benzina applicato nei suoi distributori, già venerdì scorso la compagnia ha tagliato di un centesimo il prezzo al litro della benzina e di tre quello del gpl, al quale si è aggiunto ieri il taglio di altri 2 centesimi sul gpl e d altrettanti sul diesel.
Anche altre compagnie si sono aggiunte a questa corsa al ribasso, anche se con meno enfasi: Ip e Tamoil (-1 centesimo sulla benzina); Q8 e Shell (-1 centesimo sulla benzina e -1 sul diesel); Totalerg e Esso (-0,5 sulla benzina e altrettanto sul diesel).
► Nuova legge per la trasparenza del prezzo dei carburanti
In generale la media del prezzo dei carburanti in Italia è di 1,857 euro/litro per la “verde“, 1,757 per il diesel e 0,824 per il gpl, un andamento al ribasso trainato anche dai prezzi nettamente inferiori che applicano le pompe bianche.