Confermato dall’Istat il recupero dell’inflazione ad aprile

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 L’andamento dei prezzi fa sì che l’Italia possa allontanarsi  dalla pericolosa soglia che l’avrebbe portata alla deflazione. Ora bisogna verificare se il dato di aprile non sia stato “falsato”  dalle festività pasquali tanto da far ricadere il Paese nell’incubo della deflazione già a iniziare da maggio. Su questo, vigila attentamente anche la Bceche paventa un calo dei prezzi, con un euro troppo forte, ed è per questo pronta ad agire.

 

L’indice dei prezzi al consumo calcolato dall’Istat aumenta dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,6% rispetto ad aprile 2013 (dal +0,4% di marzo), confermando la stima preliminare. Il rialzo dell’inflazione su base annua, spiega l’Istat, è soprattutto attribuibile all’accelerazione della crescita su base annua dei prezzi dei Servizi inerenti ai trasporti e alla diminuzione dell’ampiezza della flessione tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati. L'”inflazione di fondo”, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, sale all’1%, dallo 0,9% di marzo; al netto dei soli beni energetici, si porta allo 0,9% (da +0,8% del mese precedente).

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Il rialzo mensile dell’indice generale è da attribuire agli aumenti – su cui incidono fattori stagionali, come le festività pasquali – dei prezzi dei Servizi connessi ai trasporti (+2,2%) e di quelli Ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%).

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L’inflazione acquisita per il 2014 va allo 0,3%, dallo 0,2% di marzo. Rispetto ad aprile 2013, i prezzi dei beni scendono dello 0,2% (era -0,3% a marzo) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale all’1,4%.

 

 

 

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