La Svizzera può vantare, a livello di tassazione, uno dei sistemi fiscali più vantaggiosi d’Europa sia per le persone che per le imprese. La pressione fiscale, infatti, viene gestita a diversi livelli, da quello locale a quello centrale, ma le aliquote non superano mai una certa misura.
Prima di riportarle, però, ricordiamo che secondo gli ultimi dati OCSE la pressione fiscale italiana ha raggiunto e superato il 44 per cento del PIL nel 2013 e che il lavoro in Italia viene tassato al 68 per cento.
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In Svizzera, invece, le persone fisiche sono soggette ad una imposta che oscilla tra il 5 e il 20 per cento del reddito, mentre le imprese sono soggette ad una tassazione compresa tra il 15 e il 20 per cento. Fatti due conti, quindi, voi dove andreste a vivere?
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Altri aspetti positivi del sistema fiscale svizzero sono poi il fatto che i cittadini possono pagare tutte le loro imposte recandosi in un unico ufficio e che i cittadini sono per tradizione coinvolti nelle decisioni di tipo fiscale.
Le persone fisiche, comunque, godono anche di una serie di agevolazione in base al reddito percepito e al lavoro svolto. Per quanto riguarda le aziende, invece, il sistema svizzero prevede un’aliquota unica a livello federale diversa da cantone a cantone, che varia sula base del capitale e dell’utile societario.
In Svizzera si paga poi anche l’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, che in questa nazione ha una delle aliquote più basse d’Europa che si aggira intorno all’8 per cento. Su alcuni beni di consumo l’imposta si riduce al 3 per cento e su alcune categorie merceologiche si azzera del tutto. Anche le imposte finanziarie, infine, si presentano molto ridotte.