Nell’ambito della revisione periodica dei programmi economici dei paesi membri dell’Eurozona, la Commissione europea ha rivolto raccomandazioni a 26 Paesi dell’Unione (esclusi Cipro e Grecia che stanno attuando programmi di aggiustamento economico) tra i quali l’Italia che si è posta l’obiettivo di un pareggio di bilancio strutturale entro il 2016.
L’aggiustamento strutturale (ricalcolato) previsto nel programma è di 0,2 punti percentuali del PIL nel 2014 e di 0,4 punti percentuali nel 2015. “Nel programma – commenta la Commissione – questo modesto aggiustamento verso l’obiettivo a medio termine è giustificato dalle gravi condizioni economiche e dagli sforzi necessari per attuare un ambizioso programma di riforme strutturali, spiega Fta On line.L’aggiustamento strutturale previsto permetterebbe all’Italia di rispettare il parametro della riduzione del debito nel periodo 2013-2015, anche grazie a un ambizioso programma di privatizzazioni previsto per il periodo 2014-2017 (pari a 0,7 punti percentuali di PIL ogni anno).
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Non convalidato da un organismo indipendente – evidenzia la Commissione – lo scenario macroeconomico sul quale si fondano le proiezioni del programma è leggermente ottimistico, in particolare per quanto riguarda gli ultimi anni del programma”. “Il raggiungimento degli obiettivi di bilancio – aggiunge la Commissione – non è totalmente suffragato da misure sufficientemente dettagliate, soprattutto a partire dal 2015.
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Le previsioni di primavera 2014 della Commissione indicano una non conformità con il parametro di riferimento della riduzione del debito nel 2014 poiché l’aggiustamento strutturale prospettato (soltanto 0,1 punti percentuali del PIL) è inferiore all’aggiustamento strutturale richiesto di 0,7 punti percentuali del PIL”.