Quella della stipula di un contratto di locazione, ovvero di un contratto di affitto tra privati per la locazione di una casa o di un appartamento è una circostanza abbastanza comune. Esistono infatti numerosi motivi per cui si ricerca un alloggio in affitto, la maggior parte dei quali si riferiscono ad esigenze abitative di natura più stabile o transitoria relative a determinate categorie di persone.
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Famiglie, lavoratori, ma anche studenti universitari possono decidere di stipulare un contratto di affitto per le loro esigenze. Vediamo quindi in linea generale quali sono le condizioni normative di fondo in base alla quali è concesso di affittare un immobile ad uso abitativo nel nostro paese.
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Queste norme sono espresse dalla principale legge che regola le locazioni in Italia, la legge 431 del 1998.
Contratti di locazione – Le principali regole per affittare ad un privato
In Italia è sempre possibile stipulare un contratto di affitto almeno in quattro casi principali:
- quando il proprietario di un immobile vuole affittare la propria casa o il proprio appartamento per un periodo lungo di 4 anni più 4 – in questo caso il canone sarà libero
- quando un proprietario accetta di stipulare un contratto per 5 anni a condizioni normative prefissate, con una formula 3 più 2
- quando si vuole affittare un immobile solo per un breve periodo, inferiore ai 18 mesi e allora si stipulerà un contratto per esigenze abitative di natura transitoria. Se l’immobile si trova in un comune ad alta densità abitativa allora il canone sarà prefissato, altrimenti sarà libero
- quando un proprietario vuole affittare un immobile a studenti universitari per non più due anni. In questo caso il canone sarà concordato.