Nel mese di aprile si sono avute nuove aperture di partite IVA anche se riguardo al corrispondente mese del 2013 è stata registrata una frenata (-0,3%).
Lo dice l’Osservatorio del Dipartimento delle finanze del Mef secondo cui la distribuzione per natura giuridica indica che la quota concernente alle persone fisiche nelle nuove aperture è del 72,8% del totale, le società di capitali rappresentano il 20%, le società di persone il 6,4%, il numero dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta soltanto lo 0,7% del totale.
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Rispetto allo scorso anno, c’è un aumento di aperture delle società di capitali (+12,6%), legato forse alle nuove norme civilistiche che semplificano l’apertura di società a responsabilità limitata; diminuiscono invece le aperture di persone fisiche (-6,7%) e di società di persone (-7,1%). Rispetto alla suddivisione territoriale, il 42,5% delle partite IVA avviate ad aprile è individuato al Nord, il 22,6% al Centro e il 34,8% al Sud e Isole. Il raffronto con lo stesso mese del 2013 mostra aumenti di aperture più alti in Valle d’Aosta (+19,5%) e Molise (+12,8%), mentre cali più palesi si hanno in Puglia (-9,9%) e Toscana (-9,8%).
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Nella classificazione per comparto produttivo il commercio rimane al primo posto con un numero di aperture di partite IVA pari al 23% del totale, poi le attività professionali con il 14% e l’agricoltura con l’11%. Rispetto all’aprile dello scorso anno, tra i fondamentali settori, gli aumenti maggiori si hanno nell’agricoltura (+4,9%), nei servizi informativi (+4,4%) e nell’alloggio/ristorazione (+3,7%), mentre i cali più forti si hanno nelle attività finanziarie (-38,6%) e nell’edilizia (-9,2%).