Uno degli argomenti principali discussi nell’ultimo consiglio dei ministri è stato quello della Riforma della Pubblica Amministrazione. Se ne parla già da molto tempo ma solo nell’ultimo periodo si è effettivamente accelerato su questo fronte. Così il premier Matteo Renzi a conclusione della conferenza stampa ha illustrato le principali misure che saranno contenute all’interno del disegno di legge per la riforma della PA.
Vi saranno però alcune misure che verranno prese in tempi più brevi senza seguire l’iter di legge. Queste saranno approvate per decreto legge e partiranno ad agosto 2014 e ad ottobre.
> Riforma della pubblica amministrazione, i punti principali del piano Madia
Ecco quindi quali saranno le principali misure che verranno prese per riformare la Pubblica Amministrazione italiana.
> Come funziona la riforma della Pubblica Amministrazione
- A partire dal mese di ottobre 2014 sarà abolito per decreto il trattenimento in servizio, decisione che creerà almeno 15 mila nuovi posti di lavoro. Ci sarà solo un periodo di transizione fino a dicembre 2015 per le posizioni più alte
- Sarà approvata la mobilità obbligatoria fino a 50 km e si darà spazio anche alla mobilità volontaria in caso di necessità
- Non ci saranno più divisioni in fasce per i dirigenti, ma ci sarà un ruolo unico e la possibilità di essere licenziati al bisogno
- Non ci sarà nessun nuovo concorso pubblico se non saranno prima assunti i vincitori dei precedenti bandi
- A partire dal 1 agosto 2014 saranno dimezzati del 50 per cento i permessi sindacali della PA
- I lavoratori con requisiti di anzianità potranno essere mandati in pensione prima del possesso dei requisiti di vecchiaia
- Verranno ridotti al 50 per cento i diritti camerali
- Ci sarà un PIN unico per dialogare con tutta le PA a partire dal 2015.