La nuova tendenza che ci sarebbe stata era stata prevista, o per meglio dire sicuramente tanto auspicata, dopo la mossa posta in essere dalla Bce con l’ulteriore taglio dei tassi di interesse ed ora le stime sembrano confermare che in nei prossimi mesi estivi dovrebbero tornare ad aumentare in maniera concreta le richieste di mutui e di prestiti. E con la decisione di erogare poi nuova liquidità alle banche, con la condizione che a loro volta ricomincino ad erogare effettivamente credito a coloro che richiedono mutui e prestiti, aumentano le offerte convenienti da parte delle banche.
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Sembrerebbe, quindi, che il piano posto in essere da Mario Draghi possa aver riuscita nell’ottenere i risultati che si erano prefissati, anche se non tutti sono poi così ottimisti. Stando a quanto afferma Andrea Terzi, professore di economia monetaria all’Università cattolica del Sacro Cuore e docente presso il Franklin College Switzerland, “Il credito bancario non è mai condizionato dalla disponibilità in bilancio di riserve in eccesso. Ogni banca ha accesso alla liquidità in ogni momento al costo opportunità fissato dalla Banca centrale”.
Questo sta a significare, in altre parole, che non sarà la maggiore liquidità a disposizione delle banche a portare ad una maggiore erogazione del credito, dal momento che loro sono sempre ben fornite in caso di dover far fronte ad eventuali necessità, quanto piuttosto sarà necessario valutare l’impatto che il taglio dei tassi effettuato dalla Bce, avrà in generale e quale sarà l’andamento economico, che saranno fattori che favoriranno o meno il miglioramento di determinate condizioni di mercato.