Il ministro dell’Economia Sigmar Gabriel, socialdemocratico nel governo di Angela Merkel, si dice favorevole a dare tempi più ampi per la riduzione del debito e del deficit a patto che i Paesi prendano impegni reali in merito alle riforme.
“Nessuno può accettare che i disavanzi restino al livello in cui sono ora, ma per ridurre i deficit abbiamo bisogno di crescita”, ha detto il ministro Gabriel durante un incontro a Tolosa con il ministro francese, il socialista Arnaud Montebourg. “Una delle soluzioni potrebbe essere questa: i costi delle riforme non dovrebbero essere presi in esame nel calcolo del deficit Potremmo dare più tempo per fare le riforme e rispettare le regole di bilancio”, ha aggiunto senza precisare a che tipo di costi faccia riferimento.
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“Nessuno nel governo federale mette in questione il Patto di stabilità e crescita”, ha spiegato in seguito con e-mail una portavoce del ministero dell’Economia tedesco. “Le regole esistenti offrono sufficiente flessibilità per consentire un consolidamento compatibile con la crescita”. Un secondo portavoce ha sostenuto che i commenti del ministro non mettono in discussione le regole di bilancio europeo, e che il ministro ha sostenuto “solo la possibilità per alcuni stati membri di usufruire di più tempo per ridurre il deficit in cambio di riforme concrete”.
I governi Ue devono tenere il rapporto deficit/Pil sotto il 3%. L’Fmi la scorsa settimana ha esortato l’Ue a agevolare le regole di bilancio e a convogliare sulla riduzione del debito. L’Unione ha già messo il focus dai deficit nominali ai deficit strutturali, che lasciano fuori gli effetti del ciclo economico.