Il governatore della Federal Reserve di Philadelphia e membro votante del FOMC (il braccio armato della FED), Charles I Plosser ha tenuto un’interessante conferenza all’Economic Club di New York sull’andamento della politica monetaria negli States. L’argomento principale dell’intervento di Plosser è stato quello di illustrare i vantaggi di rendere le decisioni della FED in politica monetaria più sistematiche ovvero basate su regole certe e non scelte discrezionali.
Il passaggio a un modello rules-based assieme a una grande trasparenza avrebbe il vantaggio di migliorare notevolmente la comunicazione, rendendola molto più efficiente. Uno dei primi passi per raggiungere tale obiettivo è quello di pubblicare, come fanno molte altre banche centrali, un bollettino mensile molto dettagliato sulle decisioni di politica monetaria.
Nel suo discorso Plosser ha inoltre parlato della sua view abbastanza ottimistica sull’andamento dell’economia americana. Plosser ha osservato che il PIL mostrerà una robusta crescita nonostante la debole performance del primo trimestre legata alle problematiche condizioni atmosferiche delle regioni industriali del Nord-Est, che l’occupazione continuerà a mostrare un forte incremento e che le aspettative d’inflazione di medio/lungo termine dovrebbero rimanere ancorate al 2% anche grazie alla “stance” accomodante della banca centrale del paese a stelle e strisce spiega Filippo A Diodovich di Ig. Nel dettaglio le stime di Plosser sul PIL sono allineate con quelle dei colleghi della FED, sull’occupazione Plosser è molto più ottimista valutando che il tasso di disoccupazione possa diminuire al 5,8% a fine 2014 e al 5,6% a fine 2015. Sull’inflazione il numero uno della FED di Phila ritiene che possa stabilizzarsi al 2% nel 2015.
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Plosser ha, inoltre, sostenuto che il raggiungimento degli obiettivi da parte della FED arriverà molto prima del previsto e che sarà necessario cambiare le forward guidance che, al momento, sono troppo passive rispetto alle condizioni economiche sottostanti.
Riteniamo che Plosser, considerato assieme a Fisher, presidente della FED di Dallas (da non confondere con Stanley Fischer nuovo membro FOMC ex presidente della Banca Centrale d’Israele), come uno dei principali “falchi” all’interno della commissione operativa, possa iniziare a discutere animatamente nei prossimi meeting del FOMC per cambiare rotta nelle strategie monetarie e anticipare così il rialzo dei tassi d’interesse. Al momento i falchi sembrano essere in minoranza rispetto alle colombe seguaci della Yellen. Se l’economia americana dovesse continuare a evidenziare risultati positivi l’equilibrio potrebbe cambiare in fretta e di conseguenza si modificherebbero velocemente le aspettative sui tassi, provocando conseguenze importanti sui mercati con un forte apprezzamento del dollaro e una correzione dei mercati azionari.