Non c’è alcuna alternativa ai 2.251 esuberi di Alitalia richiesti da Etihad e i sindacati, che oggi si oppongono, alla fine accetteranno. È quanto sostiene l’economista Cesare Pozzi, docente di Economia industriale alla Luiss, in un’intervista a “Inpiù.net”. “Avendo annunciato l’accordo definivo penso che i numeri siano questi – ha chiarito Pozzi – l’intesa è fatta e da questi numeri non credo ci si muova: i sindacati accetteranno. Paradossalmente si è esposto tanto il governo che la patata bollente è in mano sua e dovrà fornire delle garanzie, cioè ammortizzatori sociali, perché i sindacati accettino. Il governo, anche attraverso suoi esponenti di rilievo, ha preso una posizione abbastanza netta in favore di questa soluzione legandosi in qualche modo le mani e quindi dovrà garantire perché questo percorso vada a buon fine”.
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In merito alla richiesta di Bruxelles di rispettare le normative europee, Pozzi ha specificato di ritenere poco possibile che la Ue possa bloccare l’operazione. “Gli interessi dei vettori europei sono sicuramente non convergenti rispetto a questa soluzione. L’Ue non ha mai proposto una sua visione. Il processo di liberalizzazione ha portato di fatto alla chiusura di molti vettori nazionali e al rafforzamento di tre grandi player come Lufthansa, British Airways ed Air France, ognuno rappresentativo degli interessi dei propri paesi, non certo di quelli europei.
Quindi a questo punto se l’Europa alza la mano, lo fa non nell’interesse continentale ma nell’interesse delle due compagnie che sarebbero più toccate e cioè Air France e Lufthansa. Paventare la violazione di interessi europei che poi sarebbero gli interessi dei due paesi non ha molto senso”.