Nel mese di maggio il tasso di disoccupazione sale nuovamente al 12,6%. È quanto rilevato dall’Istat nei dati provvisori che mostrano un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile (rivisto al 12,5%) e di 0,5 punti nei dodici mesi. Rispetto al massimo storico del 12,7% di gennaio e febbraio c’è un «leggero miglioramento».
Il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni si afferma al 43% a maggio. Il dato è in discesa di 0,3 punti percentuali su aprile ma in aumento di 4,2 punti sull’anno.
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Sono sempre di più i disoccupati che sfiorano 3 milioni e 222 mila di persone a maggio, 127 mila in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’aumento è del 4,1%. Le persone in cerca di lavoro aumentano anche rispetto ad aprile dello 0,8% con 26 mila disoccupati in più.
La disoccupazione femminile è arrivata al 13,8% a maggio, il livello più elevato dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004). Nel raffronto con i dati trimestrali destagionalizzati, è il dato più alto dal secondo trimestre 2000. Il tasso aumenta sia sul mese (+0,5 punti) che sull’anno (+0,8 punti). «Il lieve incremento del tasso generale di disoccupazione è dovuto alla componente femminile», spiegano i tecnici dell’Istat. Di fatto, il tasso di disoccupazione maschile, pari all’11,7%, si riduce rispetto ad aprile di 0,2 punti (e aumenta rispetto al 2013 sempre di 0,2 punti). Per le donne si riduce in più il tasso di occupazione fino al 46,3% con una mancanza di 0,2 punti sul mese e di 0,3 punti sull’anno.