Uber, l’App per trovare i Taxi privati in funzione anche a Londra

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 Poche settimane fa quantità enormi di tassisti hanno innescato proteste per le strade di Londra, Parigi, e anche in molte città italiane contro il servizio di “ride-sharing” Uber.

Uber è una App che consente di trovare auto private e passaggi nell’area in cui ci si trova. Il servizio mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. La  loro rabbia era contro le amministrazioni locali, dice Slate, che  non hanno imposto norme severe per la regolamentazione di Uber. Il servizio infatti non prevede utilizzo del contatore tradizionale (installato nel veicolo), ma applica a priori determinate tariffe senza essere regolata di conseguenza.

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Intanto l’app in questione, i cui servizi sono in genere molto più economici riguardo ai taxi, ha ottenuto una grande vittoria a Londra, nella sua lotta per conseguire un punto d’appoggio nel mercato europeo. Transport for London (TFL), gruppo che regola il trasporto della città, ha infatti affermato che Uber può svolgere legalmente la sua funzione, riferendosi alla logica secondo cui non può essere classificata come un tassametro.

“Gli smartphone che trasmettono informazioni sulla posizione tra i veicoli e gli operatori non hanno alcun collegamento operativo o fisico con i veicoli”, hanno dichiarato dalla TfL, e i telefoni, hanno aggiunto, “non sono tassametri ai sensi della legislazione”.

Al momento TfL ha quindi scelto di stare dalla parte di Uber, lasciando però l’ultima parola sul problema ai tribunali britannici. In attesa di questa  decisione, fino a quando non si definirà un procedimento penale avanzato contro Uber dalla Taxi Drivers Association Autorizzati, pare che Uber abbia l’ok di Londra.

 

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