In un post pubblicato prima di questo abbiamo visto quali potranno essere le possibili conseguente per coloro che detengono in questo momento titoli argentini ristrutturati, ovvero i tango bond del default, dopo aver aderito, in un periodo compreso tra il 2005 e il 2010 al concambio sui titoli in seguito alla ristrutturazione del debito.
> Quali conseguenze per i tango bond ristrutturati dopo il default dell’Argentina?
Ma l’Argentina, come abbiamo visto, è entrata per la seconda volta in tredici anni in uno stato di default tecnico. E per questo motivo si profilano all’orizzonte conseguenze anche per i risparmiatori italiani, una platea di circa 450 mila persone le quali in parte hanno sottoscritto lo swap, in parte – in misura del tutto minore – non lo hanno fatto.
> Argentina, tango Bond storia infinita, Nuovo spettro default
Sono infatti circa 50 mila gli italiani che non hanno aderito al concambio sui titoli in seguito alla ristrutturazione del debito del paese negli anni passati. Costoro sono già tempo impegnati in una disputa finanziaria con le autorità argentine. Sono infatti riuniti all’interno della cosiddetta Task Force Argentina dell’ABI, cheha in corso un arbitrato preso l’ICSID, cioè l’International Centre for the Settlement of Investment Disputes.
Entro la fine del 2014 attendono l’emanazione di una sentenza che potrà o non potrà autorizzare il pagamento dei loro interessi e dunque il default tecnico del paese sopraggiunto in questi giorni non cambia molto le cose per loro. Il fatto che a New York il pagamento degli interessi dei titoli ristrutturati sia stato bloccato dalla sentenza del giudice Thoms Griesa, tuttavia, potrebbe costituire un punto di svolta.