Se ci saranno delle modifiche per la riforma pensioni Quota 96, riguardo a quanto detto nell’annuncio della scorsa settimana del ministro della Pubblica Amministrazione Madia, queste modifiche probabilmente saranno effettive entro settembre.
Il decreto “quota 96”, è stato interrotto dal Governo con degli emendamenti abolitivi dovuti a problemi economici. Fino a qualche giorno fa, infatti, l’ annuncio ufficiale era che la Ragioneria di Stato avesse redatto un bilancio parecchio negativo che non avrebbe consentito ai dipendenti bloccati dalla riforma Fornero di andare in pensione. L’annuncio giungeva direttamente da Marianna Madia, che ha rilasciato nuove dichiarazioni in merito, dicendo che effettivamente il Governo non ha mai dato un parere favorevole all’emendamento riguardante gli insegnanti della quota 96. “Anzi – ha evidenziato il ministro – non è stata la Ragioneria di Stato a decidere che non c’erano le risorse per mandarli in pensione ma il governo Renzi che si assume la responsabilità di questa scelta”.
> Pensioni scuola, tutto da rifare. Abolita la norma di tutela per i Quota 96
La soluzione però, dovrà essere trovata con urgenza: infatti, su Facebook il gruppo dedicato alla quota 96 ha reclamato l’intervento della Corte di Giustizia Europea, intervento che potrebbe essere risolutivo. Del resto, il Governo ha detto che ci saranno delle risposte importanti ai 4.000 insegnanti bloccati dalla riforma Fornero, e presumibilmente l’emendamento sulla quota 96 sarà una questione importante dell’agenda del governo in autunno.
A settembre potrebbero esserci già le prime risposte. Come è stato dichiarato dal direttore del MIUR Luciano Chiappetta, è possibile che ci siano ancora tempi e metodi per sciogliere il problema entro settembre, mentre la strada del ricorso alla Corte Europea potrebbe essere negativo.