D’estate molti appartamenti e molte case sono affittati per le vacanze e questo dovrebbe far sì che proprietari ed inquilini, anche soltanto per poco tempo, stipulino tra loro un contratto d’affitto. Per aiutarli nel disbrigo delle pratiche, l’Agenzia delle Entrate ha realizzato un vademecum.
L’Agenzia delle Entrate ha realizzato un vademecum destinato ai proprietari e agli inquilini delle case per aiutarli ad evitare gli errori più comuni nella fase di registrazione del contratto, scelta sulla cedolare secca e detrazioni a carico degli inquilini.
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Il vademecum si rivolge sia agli affittuari saltuari, sia agli inquilini “più stabili” come possono esserlo gli studenti fuori sede o i dipendenti che si sono trasferiti in una specifica città per motivi di lavoro. Il vademecum è rivolto anche ai titolari dei contratti di locazione di alloggi sociali.
Per quanto riguarda la registrazione del contratto si parte con la constatazione che registrare un contratto d’affitto è un obbligo solidale e deve essere regolarizzato dal proprietario o dall’inquilino, è indifferente chi lo faccia, entro 30 giorni dalla data della stipula del contratto stesso.
Per registrare un contratto di locazione l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una serie di strumenti:
1) l’F24 Elide da usare per il pagamento, con un unico modello, dell’imposta di registro, dei tributi speciali e dei compensi, dell’imposta di bollo, delle sanzioni e degli interessi;
2) il RLI, vale a dire il software con cui si registra effettivamente il contratto di locazione, ma si possono apportare anche modifiche, comunicando proroghe, cessioni e risoluzioni, esercitando l’opzione o la revoca della cedolare secca, pagando i contributi e comunicando i dati catastali.
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Per usare RLI bisogna però essere accreditati sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Sul vademecum delle Entrate c’è la tabella con i codici tributo da usare per il pagamento dell’F24 con gli elementi identificativi dell’immobile.