Pensioni Quota 96, è necessario trovare una soluzione velocemente

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 Se non ci sarà il turnover, il rischio è molto alto per i giovani . Stando all’ Anief, il turn over sarà molto più difficile nei prossimi anni poiché, stando alle ultime statistiche, i requisiti per la pensione di vecchiaia diverranno sempre più alti, finché alle donne  che nella scuola rappresentano l’81% del personale, saranno richiesti gli stessi requisiti degli uomini: nel 2018 per entrambi i sessi ci vorranno, infatti, quasi 67 anni (66,7).

La questione è molto importante e merita un approfondimento ma principalmente merita una soluzione al più presto: infatti, l’emendamento soppressivo della quota 96 deve essere modificato per permettere non solo ai 4mila dipendenti pubblici delle scuole di andare finalmente in pensione (mentre attualmente sono bloccati dagli errori della riforma Monti-Fornero), ma anche agli insegnanti più giovani di entrare finalmente nel mondo del lavoro.

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Stando alle ultime statistiche, infatti, gli insegnanti under 30 raffigurano una percentuale bassissima: solo lo 0,5%, con un pericolo notevole di decadimento culturale degli studenti che si ritrovano a sottostare a metodi di insegnamento non più moderni ma superati.

La soluzione per ristabilire un equilibrio viene data dallo stesso presidente Anief e segretario organizzativo Confedir: modificando in tutor per nuovi insegnanti i docenti che hanno effettuato molti anni di insegnamento, si può rinnovare il personale odierno e migliorare la qualità complessiva dell’insegnamento.

La strada percorsa dal Mef è quella di prendere le coperture per la quota 96 dalle pensioni d’oro: un percorso, però, che non sembra al momento chiara ma piena di probabili problemi, ostacoli e difficoltà.

 

 

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