Sembrano delle partite di ping pong quelle giocate dalla Bank of England e dalla Federal Reserve.Dopo aver passato un certo tipo di comunicazione ai mercati infatti, esse stanno aggiustando il tiro a livello comunicativo e di impostazioni di politica monetaria. Tutto a beneficio del dollaro, almeno per il momento. C’è divisione all’interno del board, formato da 9 membri votanti, circa le intenzioni sui tassi di interesse e sul QE, ancora in atto per importi pari a 375 miliardi di sterline. 2 membri su nove hanno votato espressamente per un rialzo dei tassi dallo 0.50% allo 0.75%, mentre all’unanimità essi si sono trovati d’accordo circa il mantenimento del piano di stimoli monetari spiega Matteo Paganini di Dailyfx. Un outcome che, prima della pubblicazione delle minute della Federal Reserve ha fatto pensare a molti analisti che la BoE possa risultare la prima delle grandi ad invertire concretamente la rotta di politica monetaria, attese lievemente ridimensionatesi dopo la pubblicazione dei verbali relativi alla riunione di fine luglio della Fed.
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La sterlina, sulla release dei verbali, ha reagito a rialzo dopo le considerevoli discese dei giorni precedenti, non riuscendo però ad abbattere le soglie di resistenza che hanno fatto sì che il movimento seguente continuasse sulla strada dell’indebolimento di breve periodo, che combinato con l’acquisto di dollaro americano di cui stiamo parlando da inizio settimana, ha portato a visitare i minimi di periodo sul rapporto che vede a confronto la divia britannica e quella americana, andando a confermarci come nel breve ci troviamo di fronte a situazioni di sofferenza per le major europee, dettate dalla combinazione di dati macro e di forza relativa del biglietto verde, ieri acquistato contro tutto dopo le nuove notizie arrivate dal FOMC.