Le piccole imprese che reggono il mercato privato della Cina nel settore delle emissioni obbligazionarie ad alto rendimento stanno combattendo con l’aumento dei rischi di default come effetto del rialzo dei tassi di interesse voluti dal mercato e del rallentamento della crescita economica che aumenta ad un ritmo che è il più basso degli ultimi due decenni.Stando alle stime di China Merchants Securities, i bond privati in scadenza il prossimo trimestre sono pari a 6,2 miliardi di renminbi (750 milioni di euro) e per la maggior parte appartengono a imprese di piccole e medie dimensioni. Il problema è che iniziano a aumentare i casi di crisi di pagamento.
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“I rischi attuali emersi nel mercato dei bond privati sono probabilmente il preludio di una tempesta”, ha affermato Sun Binbin, un analista obbligazionario con sede a Shanghai presso China Merchants che ha poi specificato “C’è stato un miglioramento solo in alcuni settori dell’economia, non in tutti”. Di fatto, se da un lato il premier cinese Li Keqiang ha voluto aumentare il finanziamento alle piccole imprese, che sono il 70% dell’economia cinese, dall’altra l’ingrandimento del colosso asiatico si è indebolita quest’anno prendendo il ritmo più lento dal 1990.
Pechino ha dato inizio al suo mercato dei junk bond privati nel giugno 2012 per dare una possibilità di finanziamento alle piccole imprese al di fuori dell’area della rete delle cosiddette banche ombra: gli emittenti vendono in realtà i bond direttamente agli investitori istituzionali sul mercato. Proprio questo aspetto dà al governo di Pechino una possibilità per tenere sotto controllo lo sviluppo della crisi di questo settore.