Il mese di settembre inizia con pochi movimenti nei mercati finanziari e con il dollaro americano che rimane sui livelli raggiunti mantenendo il gain sull’euro, con un trend sempre a favore dell’Usd.
Il dollaro Usa, presenta in questo periodo, una forza relativa superiore rispetto ai cross valutari dove avvengono i maggiori scambi in termini di volumi, insieme a borse che in chiusura di settimana hanno ripreso la salita a seguito delle correzioni viste in precedenza. La settimana che ci aspetta sarà una settimana piena di dati e con un graduale ritorno alla normalità post periodo estivo. Vediamo la situazione nel suo complesso.
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Nella settimana che ha visto la chiusura del mese di agosto, ci sono stati molti eventi di carattere macro economico e che si sono riflessi sul mercato forex, come ad esempio l’avvicinamento del franco svizzero al limite di oscillazione permesso dalla Swiss National Bank.
Per questo movimento, si possono trovare due cause principali, e cioè sia la discesa dell’eurodollaro sia timore da parte degli operatori che dagli indici di Wall Street possa partire una fase importante di ribasso. Questo porterebbe ad aprire posizioni appunto sul franco svizzero considerato valuta rifugio. La moneta unica europea, è rimasta debole per l’intera settimana scorsa, sulla scorta che la Banca Centrale Europea la cui riunione è prevista per Giovedì, possa proseguire con acquisti di asset in stile QE, al fine di sorreggere con misure straordinarie l’economia ed il mercato del credito europeo, previsioni che sono in parte rientrate dopo la pubblicazione dell’inflazione pari a 0.3% contro attese di 0.4% ma con un incremento sul fronte “core” da 0.8% a 0.9%.