Poletti garantisce che non saranno toccate le pensioni di anzianità

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Si continua a sperare che le regole sulle pensioni riescano davvero a cambiare, anche se fino ad ora sono state speranze disilluse pensando che, sin dall’arrivo del governo Letta, e oggi con quello Renzi, si sono succedute promesse mai mantenute. Quando, prima dell’estate, sembrava giunto il momento, con la riforma della Pubblica Amministrazione, di modificare davvero qualcosa della riforma pensioni Fornero sono state tolte dalla riforma della P.A., inclusa la norma dei Quota 96.

Pensioni, quali cambiamenti porterebbe la nuova riforma di Renzi

Qualcosa si spera riparta con l’arrivo della discussione del ddl delega di riforma della P.A. in Consiglio dei Ministri mercoledì 3 settembre. Si parlerà nuovamente di prepensionamento per gli statali e provvedimenti sulla riforma pensione odierna che possano permettere ai lavoratori che lo vogliono un’uscita anticipata, rispettando naturalmente i vincoli e limiti da stabilire. La discussione sul prepensionamento degli statali potrebbe raffigurare una nuova apertura del governo a cambiamenti veri da far agire sulle norme pensionistiche oggi in vigore, valutando che sarebbero interventi che andrebbero poi a toccare altri privati.

Forse si rifletterà su quella soluzione strutturale per tutti spiegata dal ministro del Lavoro Poletti mesi fa, anche se la posizione, proprio da parte di Poletti, sembra piuttosto contraddittoria. Il ministro aveva smentito qualsiasi azione sulle pensioni di cui si era parlato, nella prossima Legge di Stabilità, definendole solo idee. Stando alle ultime notizie, Poletti avrebbe detto: “Il mondo dei pensionati non è certo catalogabile con un’etichetta. Ci sono migliaia di pensionati al minimo, e altrettanti pensionati che vivono giustamente di quanto hanno risparmiato durante l’intera vita lavorativa. Su questo punto ribadisco quanto abbiamo già chiarito: le pensioni non saranno toccate nella legge di Stabilità”.

 

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