Il sistema informativo delle Comunicazioni Obbligatorie nel secondo trimestre del 2014 ha catalogato 2.651.648 inizi di nuovi rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato, 80.590 in più riguardo al secondo trimestre del 2013 (+3,1%).
I lavoratori che hanno cessato il lavoro nel secondo trimestre 2014 sono stati 1.672.774, lo 0,5% in meno riguardo allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha annunciato il ministero del Lavoro. Nelle regioni del Nord e del Mezzogiorno c’è il più grande numero di nuove assunzioni, rispettivamente 1.037.182 e 981.316 unità, rispetto alle 632.195 del Centro. Il 75% circa delle assunzioni registrate è nel settore dei Servizi (1.976.783 unità) settore che, riguardo allo stesso trimestre del 2013, acquisisce il 3,4% dei contratti avviati. Da evidenziare l’aumento delle nuove contrattualizzazioni nell’Industria in senso stretto (+13,4%) che guadagna 22.762 assunzioni in più riguardo allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre continuano a diminuire le partenze nel comparto delle Costruzioni (-3,4%).
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Su base tendenziale, si registra l’aumento del numero dei contratti iniziati a tempo indeterminato (+1,4%, pari a 5.416 unità), dei contratti a tempo determinato (+3,9% pari a 68.537 unità) e dell’apprendistato (+16% pari a 11.395 nuove attivazioni) mentre rimangono fondamentalmente invariate le collaborazioni. Nel periodo in esame si ha dimostrazione del trend contrattivo dei licenziamenti (-8,6% pari a -18.826 unità) e delle dimissioni (-4,3% pari a -15.236 unità). Si riducono fortemente, su base tendenziale, le cessazioni per “cessazione di attività” (-26,8% pari a -6.752 unità)
Il 70% circa delle assunzioni realizzate nel secondo trimestre 2014 è stato formalizzato con contratti a tempo determinato (1.848.147 unità), il 15,2% con contratti a tempo indeterminato (403.036 unità) il 5,8% con contratti di collaborazione (153.313 unità).