A partire dai primi giorni del mese di Settembre 2014 la Banca Centrale Europea ha rivisto a ribasso il tasso di riferimento per il costo del denaro e da quel momento accendere mutui e surroghe per l’acquisto delle abitazioni anche in Italia è diventato più conveniente. Mario Draghi ha infatti portato il tasso di riferimento del costo del denaro al suo minimo storico di sempre, ovvero lo 0,05 per cento, una soglia pari quasi al costo zero.
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Non c’è stato in Europa periodo migliore per accedere ad un finanziamento ipotecario a livello statistico, ragione per cui anche il mercato delle surroghe e dei mutui è attualmente in ripresa in Italia. Anche la Banca Centrale Europea vuole aumentare il flusso dei capitali che si riversano nell’economia reale e che vengono utilizzati dalle famiglie.
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Nel corso del 2014 i tassi dei mutui sono scesi a minimi storici che li portano addirittura sotto la soglia del 4 per cento per i mutui a tasso fisso e sotto la soglia del 2,5 per cento per i mutui a tasso variabile e gli spread scendono sotto il 2 per cento. Minimo storico, quindi, non solo per il costo del denaro, ma anche per i tassi effettivi applicati.
Questi tassi, inoltre, sono applicati anche alle durate più lunghe, da 15 anni in su fino ai 30 anni, sia per i mutui a tasso fisso che per quelli a tasso variabile. Più convenienti diventano anche le surroghe in questo periodo.