Ogni italiano, oggi, ha un debito pari a 141,2 euro al mese. Praticamente ha un debito che è quattro volte quello registrato quando era in carica l’esecutivo Monti. Soltanto con Berlusconi si riuscì a fare peggio e si sfiorarono i 165 euro.
Il debito pubblico italiano continua a crescere senza incontrare ostacoli e il caso italiano diventa un caso di studio all’estero. A vedere cosa è successo al nostro debito ci ha pensato il network americano Boolmber che ha confrontato i governi tricolore degli ultimi vent’anni.
È stato visto che chi più e chi meno, tutti hanno contribuito a raggiungere la soglia di rischio default senza mai allontanare di un centimetro l’ipotesi di bancarotta. Non differisce dai precedenti esecutivi nemmeno il Governo Renzi che in appena nove mesi è riuscito a fare peggio soltanto di Berlusconi.
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In pratica da quando l’ex sindaco di Firenze è arrivato a palazzo Chigi, il debito è salito con lo stesso ritmo con cui saliva nel 1994 arrivando a 141, euro pro capite ogni mese. In pratica si tratta di 36 mila euro a testa.
Soltanto l’ex Cavaliere è riuscito a fare peggio di Renzi tra il 1994 e il 1995 quando l’Italia uscita dal turbine di tangentopoli e aveva la necessità di ritrovare un equilibrio. In quel periodo il debito cresceva di 165,42 euro al mese. Da lì in poi è sempre stato un crescendo con una lieve pausa nell’ascesa soltanto quando Prodi è andato a presiedere la Commissione Europea e al suo posto è subentrato D’Alema.
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Altrimenti il debito è cresciuto con Dini, Prodi, Amato e con il Berlusconi II. Poi una flessione leggerissima con il secondo Prodi, un trend positivo durato dal 2006 al 2008 poi di nuovo l’impennata con Monti, Berlusconi e Letta. Il picco è arrivato con Renzi che aveva promesso a mezzo mondo di ridurre il debito pubblico.