La BCE ha deciso ancora una volta di tagliare i tassi e questo taglio apportato dall’organismo europeo presieduto da Draghi, ha avuto delle ripercussioni positive sulle offerte di mutuo del mese di ottobre. Vediamo le offerte convenienti.
Quando la BCE decide di abbassare i tassi, allora arriva il momento che le banche si decidono a fare offerte grandiose ai cittadini. L’effetto positivo della BCE si ripercuote sia sui mutui a tasso fisso, sia su quelli a tasso variabile. Tra le offerte a tasso fisso si registrano ribassi sia sui tassi sia sull’indice sintetico di costo. I tassi hanno una diminuzione tra il -0,38% e lo 0,06% in base alla durata del piano d’ammortamento. L’ISC invece ha ribassi tra il -0,13 e il -0,29 per cento sulle migliori proposte con durata 20-25 anni.
Per un piano d’ammortamento di un mutuo a tasso fisso a 10 anni, il tasso è del 3,03% e l’ISC è del 3,39%. Il punto più alto si raggiunge con il tasso fisso al 4% per i mutui a 30 anni e con l’ISC al 4,12% per i mutui fissi a 20 anni.Tagli interessanti anche per le proposte a tasso variabile di ottobre che risentono positivamente dell’effetto BCE. I tassi scendono di 0,15% sulle durate a 15 e 20 anni ed hanno un calo del -0,05% sui piani d’ammortamento più lunghi a 25 e 30 anni. Per le proposte con durata più lunga dai 35 ai 40 anni il tasso è sceso dello 0,07% dal 2,25% al 2,18%. Sotto la soglia del 2% la proposta a 10 anni.
> Ridimensionato lo spread sui mutui
Infine diminuiscono i tassi anche per i mutui a tasso variabile con cap: -0,37% per i mutui a 15 e 30 anni da un tasso minuto del 2,98% ad un tasso massimo del 5,90%. in discesa anche l’offerta sui 10 anni che passa dal 3,21% al 3,16%.