Durante la prima settimana del programma, partito ufficialmente lo scorso lunedì venti ottobre, gli acquisti di covered bond da parte della Bce non dovrebbero superare la quota di un miliardo di euro. Una parte dell’attività tuttavia ha riguardato titoli italiani.
Stando a quanto è stato riferito dal servizio Ifr di Thomson Reuters tra lunedì e ieri gli acquisti, sul mercato secondario europeo, sono aumentati a circa settecento milioni di euro, condensati nella prima parte della settimana, con 200-300 milioni giornalieri, e con operazioni inizialmente di importo limitato (sui 5 milioni di euro l’una).
Tuttavia, dalla prossima settimana sempre secondo l’Ifr gli istituti centrali potrebbero iniziare a muoversi anche sul primario, anche per via del progressivo ridursi delle opportunità d’acquisto sul secondario.
Gli operatori di mercato sono tutti d’accordo nell’indicare che la maggioranza degli acquisti è andata su covered bond di banche tedesche, ma movimenti apprezzabili si sono notati anche su Francia, Italia e Spagna.
Il banchiere di un grande istituto europeo (non italiano) ha fatto presente che durante i primi quattro giorni della settimana, sulla piattaforma di contrattazione della sua banca, sono passati acquisti per circa 315 milioni a livello europeo: il 30% su carta tedesca, il 20% su carta italiana, un altro 20% su Spagna e un 7% su Francia:
Le banche centrali si stanno muovendo, anche se il mercato non sembra vendere più di tanto; comunque la nostra piattaforma ha visto vendite regolari tutti i giorni.
Per quanto concerne invece la durata dei titoli oggetto degli acquisti, il banchiere sottolinea che si è trattato soprattutto di scadenze medio brevi per oltre il 90% entro i cinque anni, in particolare 2019, 2016 e 2015. Gli acquisti, dunque, non superano i cinque anni.