Arrivano nuove misure di politica monetaria, atte a stimolare gli acquisti di asset e provare (invano?) a raggiungere il 2% dell’inflazione. A erogarle è la Banca centrale del Giappone. La strategia della BoJ evidenzia come il piano di rilancio economico del primo ministro Shinzo Abe sia in un momento di stagnazione per via dell’aumento dell’Iva, durante il mese di aprile, che ha provocato ripercussioni in tutto il Paese.La differente direzione di politica monetaria della Fed e della BoJ potrebbe avere vaste implicazioni sui mercati favorendo, ad esempio, gli esportatori giapponesi e facendo scendere ulteriormente la divisa nipponica confronto al dollaro. Se da una parte l’Istituto giapponese ha confermato la ripresa dell’economia del Paese, allo stesso tempo ha manifestato le sue preoccupazioni circa una possibile deflazione.L’annuncio ha sorpreso i mercati ed è stato coerente con l’intenzione di Kuroda di ottenere il massimo effetto sconvolgendo i mercati.Il governatore non aveva dato alcun indizio precedentemente alla riunione, minimizzando i suoi dubbi sulle prospettive di crescita economica e sull’aumento dei prezzi in Giappone. La strategia ha fatto salire il Nikkei ai massimi intraday da sette anni, chiudendo a +4,83%, mentre il cambio usd/yen ha superato la soglia di 110.Nello specifico, la Banca centrale giapponese ha annunciato di voler espandere i suoi acquisti di asset a 80.000 miliardi yen all’anno dal precedente range che oscillava tra i 60.000 e i 70.000 miliardi di yen.
Gli acquisti riguarderanno in particolar modo i titoli di Stato giapponesi, confermando lo status della Bank of Japan di più grande investitore in Jgb.L’Istituto centrale ha anche fatto sapere che il ritmo dei suoi acquisti di azioni e fondi immobiliari sarà triplicato. Il voto è stato incerto e diviso in due per la prima volta da quando il Governatore, Haruhiko Kuroda, è entrato in carica, in quanto 5 membri si sono espressi a favore di un’ulteriore espansione monetaria e 4 sono stati invece i contrari. Kuroda, ha affermato che la Banca centrale del Giappone non è ancora a corto di munizioni e che si puo’ fare ancora qualcosa se il tasso d’inflazione dovesse deludere nuovamente le attese.Kuroda ha dichiarato:
Aggiusteremo la politica monetaria senza esitazione se ritenuto necessario. C’e’ ancora spazio per interventi monetari.