Bruxells palesa le sue incertezze nei confronti della spending review presentata dal governo italiano all’interno della Legge di Stabilità e evidenzia che il programma di riforma Renziano è ambizioso, ma che i risultati sono incerti.
Ciò si evince dai documenti della Commissione sugli squilibri macroeconomici italiani. Nel contempo continua l’iter parlamentare del testo di legge, con un taglio da parte della commissione Bilancio della Camera, presieduta da Francesco Boccia, a 1.600 dei 3.700 emendamenti presentati dai parlamentari.
Questo il parere contenuto in un rapporto della Commissione europea, relativamente alla ‘nostra’ spending review:
E’ accelerato l’impulso alle riforme a livello governativo, ma i progressi sono irregolari, diversi pacchetti di riforma che possono rappresentante un cambio di passo aspettano di essere pienamente adottati o altri decreti attuativi e i risultati così restano incerti. A fine anno, o all’inizio del 2015, prepareremo il rapporto finale sulla base del quale decideremo se proporre o meno la prosecuzione della procedura per squilibri macro-economici eccessivi. Bisogna inoltre stare in guardia da “colli di bottiglia istituzionali e barriere nell’attuazione” delle riforme, che rimanderebbero i benefici. Il piano di privatizzazioni italiano sta subendo ritardi nell’attuazione, oltre all’annuncio del piano di 0,7% del Pil all’anno nel 2014-17, confermato dall’aggiornamento del Def, limitate informazioni concrete sono disponibili su quantità di quote, su quali compagnie e secondo quale calendario.
Non mancano, dunque, le critiche da parte di Bruxelles al modello italiano in un periodo di grandi modifiche normative. Magra consolazione: il ‘Jobs Act’ ha ricevuto un plauso da parte della Commissione, che apprezza la nuova proposta di contratto permanente. Esso potrebbe migliorare il mercato del lavoro in Italia.