Mario Draghi è intervenuto ad un convegno sul suo mentore Federico Caffè a Roma, e ne ha approfittato per parlare delle prossime misure che adotterà la Banca centrale europea.
Il numero uno di Francoforte ha dichiarato che l’intento dell’istituto da lui rappresentato è quello di rispondere alla crisi in cui versa l’Europa e in particolare l’Area Euro. Non ha inoltre risparmiato commenti sull’Italia, portando a compimento un’analisi molto lucida che ha toccato numerosi aspetti.
Il Presidente ha tracciato tutti i problemi dell’Eurozona, soffermandosi anche su quelli della Penisola:
L’attuale livello di disoccupazione è inaccettabile, va contro ogni nozione di equità ed è la più grande forma di spreco di risorse. La Bce si è impegnata a continuare l’espansione del suo bilancio fino a riportarlo ai livelli del 2012 e a ulteriori misure se tutto ciò che è stato deciso non sarà sufficiente” Lo stimolo monetario attuale, oltre a quello fiscale attraverso meno tasse e più investimenti pubblici, non bastano senza riforme strutturali, a partire da una maggiore concorrenza. Le riforme strutturali sono misure da tempo nell’agenda dei paesi europei, ma la riflessione faccia ora posto all’azione. Una politica monetaria espansiva e una politica fiscale con maggiori investimenti e minori tasse non sono sufficienti a generare una ripresa della crescita forte e sostenibile senza le necessarie riforme del mercato del lavoro e dei prodotti.
Secondo quanto dichiarato dal leader dell’Eurotower, c’è in ballo l’acquisto della sovranità e non la sua perdita. In altri termini, non si tratta di perdere la sovranità. Secondo Draghi, quella è stata persa dai Paesi con troppi debiti. Il problema sta nell’acquistarla condividendola con altri Paesi dell’Eurozona.