È frequente nelle famiglie, anche nelle migliori famiglie, che si lascino gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici in standby, non del tutto spenti. Questa pratica ha un costo e se risparmiare è un imperativo, vediamo quando potrebbe finire nelle nostre tasche, invece che in bolletta.
Un elettrodomestico o un apparecchio elettronico, facciamo il caso più comune della televisione, consuma energia anche se è lasciato in standby e va ad incidere sulla bolletta. Per capire quanto incide ci affidiamo ad una ricerca fatta da Avvenia, un’azienda leader nel settore della White Economy e dell’efficienza energetica.
> L’ora solare fa risparmiare mentre aumentano le bollette
Ecco dunque l’elenco dei costi supplementari che le famiglie pagano per non avere l’abitudine di spegnere gli elettrodomestici. I conti di Avvenia sono fatti sull’anno solare:
1. 60 euro per la televisione
2. 80 euro per lo stereo
3. 120 euro per il computer
4. 220 euro per le consolle di ultima generazione.
Alla fine dei giochi, lo standby di questi pochi elettrodomestici indicati (ci sono anche gli altri che non abbiamo preso in esame), costa 480 euro. Non pochi spicci. Nel discorso non si prendono poi in considerazione altri aspetti come l’emissione di energia. Qui lo spreco è contabilizzato in 45 terawattora annui che corrispondono all’11% dell’energia elettrica prodotta in Europa.
Insomma, le cattive abitudini pesano sulla collettività per ben 1 miliardo di euro e 3,6 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’aria. È vero, ci sono degli elettrodomestici che non si spengono dall’interruttore e vanno soltanto in standby a meno di non staccare la spina. Bene, in questo caso il consiglio è di comprare una presa multipla con interruttore così da stoppare gli sprechi con un solo pulsante.
Meglio 5 euro di presa multipla o 480 euro in bolletta?