L’effetto Bce si fa sentire sul mercato immobiliare. Secondo il rapporto mensile di novembre redatto dall’Associazione bancaria italiana i tassi sui nuovi mutui sono scesi ai livelli del 2010.Ad ottobre il tasso medio è infatti diminuito al 2,92% (2,99% a settembre) stabilendo il valore più basso dal novembre 2010 (era al 5,72% alla fine del 2007).
Nel contempo il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 2,82% (il valore più basso da febbraio 2011) dal 2,97% di settembre 2014 (era al 5,48% a fine 2007), mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,72 per cento.
Continua a essere in crescita invece la rischiosità dei prestiti in Italia per effetto della lunga crisi economica. A settembre le sofferenze lorde sono aumentate a 177 miliardi di euro rispetto ai 174 miliardi del mese precedente Il rapporto sofferenze lorde su impieghi è del 9,3% a settembre (7,5% un anno prima; 2,8% a fine 2007), valore che raggiunge il 15,6% per i piccoli operatori economici, il 15,4% per le imprese ed il 6,7% per le famiglie.
Anche le sofferenze nette fanno segnare un incremento a settembre, passando da 79,5 miliardi di agosto a 81,4 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,50% a settembre dal 4,41% di agosto 2014 (3,85% a settembre 2013; 0,86%, prima dell’inizio della crisi). Continua a migliorare la dinamica dei prestiti bancari che a ottobre registrano una flessione dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso rispetto al -2,2% del mese precedente e al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. E’ quanto emerge dal rapporto mensile dell’Abi.
Sempre durante il mese scorso l’ammontare dei prestiti bancari alla clientela ammonta a 1.814,9 miliardi di euro ed è nettamente superiore, di quasi 117 miliardi, all’ammontare complessivo della raccolta, 1.698 miliardi di euro.