Il fisco trattiene annualmente una quota che tocca il 26,5% riguardante i premi pagati alle compagnie assicurative. Questa quota finisce in tasse. Agli enti locali, che parevano destinati a sparire, una buona fetta del gettito. Il resto va alla Sanità.
Circa due miliardi e mezzo di euro prenderanno la strada delle casse delle province, gli organi che sembravano destinati ai libri di storia, mediante il pagamento delle Polizze Rc auto da parte degli automobilisti. Nel 2014, gli italiani verseranno complessivamente 3,8 miliardi di euro di tasse tramite le assicurazioni delle loro quattro ruote. Di questi, il 60% sarà destinato proprio agli enti suddetti.
Come si arriva al calcolo? Gli esperti fanno questo ragionamento:
In Italia, su ogni polizza corrisposta alle compagnie per assicurare un’automobile, il peso delle imposte arriva a gravare fino al 26,5%. Di questo, il 10,5% è destinato al Servizio sanitario nazionale, che così quest’anno riceverà un gettito pari a poco più di 1,5 miliardi di euro; il restante 16% viene assorbito dalle Province. Naturalmente non tutte le regioni contribuiscono allo stesso modo al gettito fiscale, sia per il diverso numero di polizze stipulate, sia per l’importo medio del premio per l’assicurazione che varia di provincia in provincia. La Lombardia, la regione in cui si registra il maggior numero di contratti di polizze, è quella che verserà l’importo più grande nelle casse delle sue province e del Sistema Sanitario Nazionale, pari a circa 605 milioni euro; seguono il Lazio con un gettito di 450 milioni e la Campania che, con i suoi premi particolarmente alti, verserà allo Stato 362 milioni di euro.
Tenendo in considerazione le aliquote applicate in ogni Provincia italiana, è possibile stilare anche la graduatoria delle 20 Province che riceveranno i contributi maggiori attraverso l’RC auto. Al primo posto c’è Roma.