Entrando in una chiesa, al giorno d’oggi, è possibile leggere la lista dei prezzi per battesimi, benedizioni, messe. Una lista che lascia spesso e volentieri sbigottito il popolo. Fedeli e non. Per questa ragione, Papa Francesco invita a mandare “via i mercanti dal Tempio”, come nella più classica delle parabole su Gesù Cristo che prese la frusta per purificare il Tempio dagli affaristi. Bergoglio, dunque, si schiera contro il business delle chiese, consolidando nettamente la sua posizione e affermando che la redenzione è “gratuita”.
Poi, Papa Francesco ha raccontato un aneddoto:
Una volta, appena sacerdote, ero con un gruppo di universitari, e voleva sposarsi una coppia di fidanzati. Erano andati in una parrocchia, volevano farlo con la messa. E lì, il segretario parrocchiale ha detto: “No, no: non si può”. “Ma perché non si può con la messa? Se il Concilio raccomanda di farlo sempre con la messa …”. “Non si può perché più di 20 minuti non si può. Ci sono altri turni”. “Ma noi vogliamo la messa!” “Allora pagate due turni”. E per sposarsi con la messa hanno dovuto pagare due turni! Questo è peccato di scandalo. Noi sappiamo quello che dice Gesù a quelli che sono causa di scandalo: meglio essere buttati nel mare. Quando caccia i mercanti dal Tempio, Gesù non è arrabbiato. È l’ira di Dio, è lo zelo per la Casa di Dio, perché non si possono servire due padroni: o rendi il culto a Dio vivente, o rendi il culto ai soldi, al denaro. Ma perché Gesù ce l’ha con il denaro? Perché la redenzione è gratuita; la gratuità di Dio lui viene a portarci, la gratuità totale dell’amore di Dio.