Ci sono novità per quanto concerne la mini riforma del canone di abbonamento alla televisione, la quale dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio del 2015. Il canone Rai sarà incluso nella bolletta della luce o annualmente assieme all’Irpef.
A pagarlo sono i possessori di un apparecchio televisivo o di più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi. Trattandosi di un’imposta sul possedimento di un apparecchio, il canone deve essere pagato a prescindere dall’utilizzo del televisore o dalla selezione delle emittenti televisive. Adattandosi ai tempi che cambiano e alle nuove tecnologie, da domani il canone sarà pagato su qualsiasi apparecchiatura elettronica (quello che comunemente viene chiamato “device”) in grado di ricevere segnali radio e tv, compresi dunque computer, tablet e smartphones.
Al fine di bloccare il fenomeno dell’evasione del canone Rai, il Governo guidato da Matteo Renzi sonda l’ipotesi di agganciare il canone Rai nella bolletta per la fornitura dell’energia elettrica. Sarà impossibile così non versarlo, poiché arriverà direttamente a casa dei contribuenti. Sarà poi valido il principio per cui pagheranno tutti e poco, dal momento che l’importo del canone si attesterà fisso a 65 euro, dunque varrà il principio per cui si pagherà tutti e di meno, a seconda delle fasce di redditi. Per le fasce di reddito più basse tenendo conto dell’Isee, si pensa ad un’esenzione totale o parziale che potrebbe riguardare circa un milione di famiglie che vantano un reddito sotto i 7500 euro all’anno.
Appare nel contempo sfumata, secondo le ultime inidscrezioni, invece l’estensione del pagamento del canone Rai alle seconde abitazioni e anche alle case sfitte.