A seguito di ripetuti avvertimenti, l’Antitrust ha stabilito di sanzionare pesantemente, comminando 500 mila euro, il portale internazionale TripAdvisor. L’accusa al portale è quella di aver attivato pratiche commerciali considerate non corrette in relazione alle recensioni online degli alberghi.
Nella nota dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato si legge.
TripAdivisor enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili, espressione di reali esperienze turistiche. In effetti, leggendo le descrizioni di hotel, ristoranti etc, ognuno di noi ha spesso pensato di trovarsi di fronte a giudizi o poco credibili, o, talvolta, troppo orientati a screditare una deteminata attività. Questo perchè il portale non ha mai inserito nessun vincolo, nessun filtro che, detto in parole povere, significa ognuno può scrivere ciò che gli pare e piace. L’indagine dell’Autorità Antitrust è partita mesi fa, dalle denunce di Federalberghi e dell’Unione nazionale consumatori. E’ stata quindi accertata la non correttezza delle pratiche commerciali e ora è scattato il provvedimento.
Dal canto suo, TripAdvisor non è affatto d’accordo con la decisione presa: “Stiamo rivalutando il provvedimento dell’Antitrust, ma da un nostro esame preliminare crediamo che non sia ragionevole questa sanzione. Per questo siamo fortemente in disaccordo con il suo contenuto e faremo appello.
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Ad oggi, TripAdvisor rappresenta una delle realtà online maggiormente in via di sviluppo. Consultata quotidianamente da migliaia di utenti, questa realtà è sempre di più in grado di guidare i gusti dei consumatori in fatto di ristoranti e alberghi. Ma come andrà a finire la pesante diatriba con l’Antitrust? Chi la spunterà?