Il 2014, sicuramente, è stato un anno difficile per la quotazione in borsa della aziende. Un anno che, soprattutto nel secondo semestre, è stato dominato da enormi turbolenze di natura finanziaria.
Per tale ragione, alcune imprese rinviano la quotazione aspettando che arrivino tempi migliori per i mercati. Tuttavia, ad oggi, l’Initial public offering (IPO) è sicuramente considerata il miglior strumento per rinvigorire le proprie finanze e per rinvigorire la credibilità di un’azienda.
Vale, dunque, la pena capire come è possibile entrare a Piazza Affari nei due listini di riferimento: Mta (aziende medio grandi) e Aim (piccole e medie imprese).
Come entrare a Piazza Affari nel listino Mta
In primo luogo è necessaria una preparazione di quattro mesi. Occorre presentare la certificazione di tre bilanci e adottare i principi contabili internazionali, definendo un piano industriale.
Sono necessarie due diligence, una di quattro e una di sei mesi. Occorre nominare uno sponsor (banca), consulenti legali, finanziari (gli advisor) e programmare la comunicazione. Necessarie, dunque, due diligence sulla società quotanda, una legale e una finanziaria.
Occorre poi verificare l’adeguatezza del sistema di controllo di gestione da parte della società di revisione e organizzare il consorzio di collocamento.
L’istruttoria ha una durata di due mesi. Borsa Italiana dovrà analizzare i dati finanziari della società quotanda, il piano industriale, il quotation management, l’admission test e il prospetto informativo. Vi è poi un’istruttoria da parte della Consob sul prospetto informativo. Seguono i provvedimenti di ammissione alla quotazione di Borsa e il successivo Nullaosta da parte della Consob.
Vi è poi l’Analyst presentation, che dura un mese. Il management della quotanda presenta la società agli analisti finanziari. Il collocamento, invece, dura due settimane. Si apre il book, si raccolgono le adesioni. Si procede all’avviso di inizio negoziazioni.
Per entrare nel listino Mta, dunque, occorre in media un anno di tempo. Il costo è pari a un milione di euro. I costi fissi sono pari a 500.000 euro. A ciò si aggiunga il 3,5% del capitale raccolto.