TecnoTeca riporta un interessante report realizzato da Corriere della Sera e OD&M Consulting che si sono interrogati sulla differenza di retribuzione tra uomini e donne in ambito IT. Il risultato è scontato: le donne guadagnano meno. Quando? Almeno il 27% in meno dei loro colleghi.
Iniziamo subito con il dire che le donne guadagnano meno degli uomini e non c’è 8 marzo che tenga di fronte a questa rivendicazione. Proprio come in America agli inizi del Novecento, le donne potrebbero scendere ancora in piazza per parlare delle pari opportunità e del salario.
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Secondo questo report entrano in gioco numerose variabili per spiegare la differenza di retribuzione uomo-donna che in termini percentuali è del 27%. Visto che siamo entrati nell’era della generazione 1000 euro, tanto per fare un esempio pratico: in ambito IT (quello del report) a fronte di un uomo che guadagna 1000 euro, c’è una donna che ne guadagna 730 facendo la stessa cosa.
Questo il riassunto della differenza di retribuzione tra uomini e donne in base al settore produttivo/lavorativo/professionale di appartenenza. Nella new economy le differenze di retribuzione di assottigliano ma questo non vuol dire che le donne guadagnino di più. Ecco come TecnoTeca riassume la situazione:
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Le rilevazioni effettuate sembrano evidenziare il fatto che i guadagni medi più alti per le donne appartengano in realtà ad alcuni tra i comparti più tradizionali e solidi della Old Economy e non al mondo della New Economy. Telecomunicazioni, Consulenza ICT si posizionano infatti alle spalle di settori come quello Farmaceutico e delle Banche. Per le donne quindi la New Economy non rappresenta l’opzione economicamente più vantaggiosa?
In realtà, da un’analisi più approfondita, è possibile rilevare come le ottime medie rilevate per le donne nei sopra citati comparti della Old Economy sono il frutto di un effetto traino, vale a dire che le donne che lavorano in questo comparto si avvantaggiano di una più generale “generosità” di questi settori che non di maggiori opportunità di crescita offerte. In definitiva, i settori dell’ICT presentano effettivamente situazioni più eque e maggiori opportunità per le donne, ma questo non necessariamente coincide con guadagni più alti.