La Grecia presenta un debito pubblico giudicato insostenibile. Servirebbe una concreta ristrutturazione per ridurlo, e puntare successivamente ad una moderata ripresa della crescita.
Questo è il pensiero di Alexis Tsipras, premier ellenico, che durante un discorso all’Ocse ha dichiarato:
Anche se riuscissimo ad azzerare il debito pubblico, esso tornerà a un livello elevato se non se ne combattono la cause profonde. Ora però, al Paese serve margine di bilancio. Inoltre dobbiamo eliminare lo stato di Austerity. Ne abbiamo avuto abbastanza, quand’è troppo è troppo. Ora vogliamo andare avanti a ritmo sostenuto con le misure strutturali.
Il governatore greco non bada alle richieste dell’Europa e delle minacce della Germania cui – a sua volta – ha prospettato la possibilità di pignorare le proprietà in Grecia a risarcimento dei debiti di guerra. Il ministro delle finanze tedesco, invece, Wolfgang Schaeuble esclude di aver provocato il suo collega greco. “Non ho assolutamente offeso Janis Varoufakis. E’ una assurdità”, ha detto all’Ansa, dopo che l’ambasciatore greco a Berlino aveva protestato in via ufficiale con il ministero degli esteri tedesco.
Il premier greco ha, invece, parlato all’Ocse rammentando che il precedente programma di misure era stato imposto dalla troika con “qualcosa di simile a un ricatto”, ed “era basato su una svalutazione interna, non su riforme strutturali, riforme per la giustizia sociale”. L’obiettivo è quello di trasformare la Grecia in “un Paese normale, in seno all’Europa e all’Eurozona”, in cui gli indicatori sociali tornino in positivo.
Tsipras rivendica quindi il fatto di aver avviato un tavolo di lavoro con l’Ocse sulle riforme strutturali, dicendosi convinto che questa collaborazione porterà i suoi buoni frutti.