Equitalia sta cambiando e con essa anche il sistema di riscossione dei tributi. Adesso per esempio è entrata in vigore la possibilità di rateizzare le bollette di Equitalia ma quello di cui si discute è la regolarità della notifica delle cartelle, da cui dipende anche l’obbligo del contribuente di saldare il conto.
In pratica per quanto un contribuente abbia sbagliato o frodato il fisco e per quanto l’Erario abbia dato ad Equitalia l’onere della riscossione dei tributi non pagati, c’è sempre la variabile notifica da tenere in considerazione: se la notifica non è regolare, allora la cartella non è valida.
> Il condono di Equitalia per le cartelle sotto i 300 euro
Le tasse dovranno sempre essere pagate anche se sembrano ingiuste. Si può però “sopravvivere” alle stesse attraverso una serie di escamotage. Il primo è senz’altro la rateizzazione e poi i sono gli stratagemmi per aggirare il pagamento, quali la verifica della validità della notifica.
Le norme in vigore spiegano che la notifica delle cartelle di Equitalia deve essere fatta tramite l’opera di uno dei soggetti abilitati dalla legge. Per cui se la notifica avviene tramite posta, quindi non accade che ci sia un funzionario Equitalia alla vostra porta, allora le cartelle inviate possono essere ritenute nulle.
Se ne parla da tempo e si aspetta ancora il pronunciamento da parte del Ctr del Lazio. Una sentenza già emessa dice che l’invio delle cartelle a mezzo posta non è valido e si tratta di una sentenza dello scorso 17 febbraio. Il contribuente può considerarsi sollevato dall’obbligo di pagamento qualora la cartella gli sia stata inviata per posta. La questione tuttavia è aperta e bisogna soltanto avere tanta pazienza e un legala al fianco.