Arriva un soffio di positività relativo a imprese e consumatori, che registrano una rinnovata fiducia verso la ripresa economica rispondendo alla periodica indagine dell’Istat.
Al punto che il Belpaese si pone anche come motore della fiducia nel resto d’Europa.
La fiducia delle imprese italiane è in netto miglioramento e sale infatti a 103 punti, dai 97,5 di febbraio, sfiorando il livello più alto da luglio 2008. Lo annuncia l’Istat nelle prime elaborazioni diffuse con la nuova base statistica che pone la quota 100 dell’indice all’anno 2010. Stesso aggiornamento metodologico e altro segno positivo per la fiducia dei consumatori, che segnala un nuovo aumento a marzo e sale a 110,9 punti, dai 107,7 di febbraio (quando aveva segnato il livello più alto da giugno 2002).
Per le imprese, la crescita concerne tutti i comparti: la manifattura passa a 103,7 da 100,5 segnando un record da giugno 2011. Per le persone, a migliorare è soprattutto la componente economica – cioè la fiducia verso la ripresa del Paese – rispetto a quella personale.
Consumatori ottimisti sull’Italia. Come detto, l’Istituto certifica che per il clima di fiducia dei consumatori la componente economica aumenta in misura più consistente (a 144,8 da 138,1) rispetto a quella personale, che passa a 99,7 da 98. “I giudizi dei consumatori sull’attuale situazione economica del Paese migliorano (-57 da -71 il saldo) e in lieve aumento sono anche le attese future sull’economia (22 da 21)”, dicono i dati dell’Istituto di statistica.
L’effetto delle manovre della Bce iniziano a vedersi anche sul fronte dei prezzi: “Il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi mostra un leggero miglioramento a -26 da -27 e quello delle attese per i prossimi 12 mesi conferma questa tendenza (a -28 da -33)”, spiega ancora l’Istat mostrando che si allenta la morsa della deflazione sul Paese.