La Grecia torna nuovamente a preoccupare i mercati internazionali, visto il perdurare dello stallo nelle trattative che si basano sullo scambio tra prestiti internazionali e riforme economiche e checontemporaneamente i soldi nelle casse di Atene sono agli sgoccioli: si rischia il default sui rimborsi che il governo di Alexis Tsipras deve al Fondo monetario internazionale.
I negoziatori si ritroveranno ancora nel corso del fine settimana, per cercare di riportare entro binari positivi le trattative. Il ‘Brussels Group’, che riunisce governo greco, Commissione Ue, Bce, Fmi ed Esmi, “si riunisce nel fine settimana a partire da domani pomeriggio”, ha spiegato una portavoce dell’esecutivo Ue.
“E’ stata una discussione costruttiva sul processo che deve accompagnare il negoziato da qui al vertice di Riga”. Così il presidente della Bce, Mario Draghi, ha commentato l’incontro avuto con il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis. Sulla stessa lunghezza d’onde, il ministro dell’Economia italia Pier Carlo Padoan: “Stiamo negoziando per identificare una soluzione. Avremo successo”. “Un’uscita della Grecia dall’Eurozona ci farebbe navigare in acque inesplorate. Sono fiducioso che troveremo una soluzione condivisa”, ha aggiunto il ministro, che ha rassicurato sulla solidità dell’Italia anche in caso di un default ellenico.
I lavori vanno avanti in vista dell’Eurogruppo della prossima settimana a Riga, che sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione delle trattative. Ma il 24 aprile, data del summit, il falco tedesco Wolfgang Scahaeuble ha già escluso che si possa arrivare a qualcosa di definitivo per approvare il pacchetto di riforme, da parte greca, e liberare 7,2 miliardi di prestiti, da parte internazionale. Più probabile che si vada a maggio per l’accordo, visto che un incontro si potrebbe tenere il giorno 11.