Su nota una certa stabilità dei consumi. Una buona notizia per chi si aspetta la tanto sospirata ripresa dell’Italia sotto il profilo economico.
E’ quanto si evince dal rapporto di Confcommercio in cui si rileva che a marzo i consumi hanno registrato una variazione nulla rispetto a febbraio ed un +0,4% tendenziale mostrando una stabilizzazione in termini di media mobile a tre mesi. Quanto ai prezzi, si stima per maggio una variazione nulla e rispetto ad aprile 2014 un rialzo del NIC dello 0,1%, che realizzerebbe l’uscita dalla deflazione.
Per Confcommercio sussistono “diversi elementi contraddittori che impediscono alla ripresa di assumere quel vigore necessario per un significativo recupero dei livelli produttivi ed occupazionali. In particolare, il sentiment dei consumatori che, ad aprile, dopo i segnali positivi riscontrati nei tre mesi precedenti, ha evidenziato un moderato peggioramento – sebbene il livello della fiducia si mantenga su valori molto elevati rispetto a quelli riscontrati negli anni precedenti – e il sentiment delle imprese anch’esso in lieve riduzione ad aprile.
Quest’ultimo dato, tuttavia, è sintesi di andamenti non univoci delle aspettative degli operatori dei diversi settori. Se da un lato migliora il clima di fiducia del manifatturiero e del commercio al dettaglio (l’indice esprime valori tra i più alti degli ultimi anni), dall’altro sale il pessimismo nel settore delle costruzioni e nei servizi di mercato.
Più in dettaglio, la variazione nulla dei consumi registrata a marzo rispetto a febbraio sintetizza una stabilità della domanda per i beni e un calo limitato della domanda di servizi (-0,1%). Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, modesti valori positivi hanno riguardato la dinamica della spesa per i beni e i servizi ricreativi (+0,2%), in lieve ripresa da febbraio, gli alimentari, le bevande e i tabacchi (+0,2%), che recuperano in parte la perdita registrata nel mese precedente, i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,1%).