L’economia circolare è un nuovo modo di pensare alla società e al suo modo di produrre oggetti di consumo. Un sistema che in un modo o nell’altro, nei prossimi anni, entrerà a far parte dell’ordinamento giuridico degli stati membri dell’UE. Ecco una spiegazione ed un video esplicativo in inglese.
L’Europa, l’anno scorso in estate, ha messo in calendario la discussione dell’economia circolare che rientra nelle politiche ambientali dell’UE. il commissario dell’ambiente, nel presentare il progetto, ha tirato in ballo anche una serie di multinazionali come Coca Cola e Ikea, Cisco e Philips, che hanno già avviato progetti in direzione dell’economia circolare.
The Circular Economy – from Consumer to User from Daniel Binns on Vimeo.
Dice Janez Potočnik:
Nel Ventunesimo secolo, caratterizzato da economie emergenti, milioni di consumatori appartenenti alla nuova classe media e mercati interconnessi utilizzano ancora sistemi economici lineari ereditati dal Diciannovesimo secolo. Se vogliamo essere competitivi dobbiamo trarre il massimo dalle nostre risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti.
L’economia circolare è una forma di risparmio perché parte dal presupposto di potersi rigenerare da sola. Nell’economia circolare esiste una tassonomia molto stringata. I materiali infatti si dividono tra quelli biologici che si possono reintegrare nell’atmosfera e quelli tecnici che invece devono essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. In quest’ottica tutto ciò che è rifiuto per qualcuno si traduce in risorsa per qualcun altro.
Quello che però risulta maggiormente sconvolgente è il sistema con cui tutte le attività sono organizzate: se nell’economia lineare finito il consumo di un oggetto finisce anche il prodotto che diventa rifiuto, nell’economia circolare questo flusso non si ferma e di va avanti sempre con lo schema: estrazione, produzione, consumo e smaltimento.