Le cose si sono messe un po’ meglio per Rcs MediaGroup, che fa registrare durante il primo trimestre 2015 perdite pari 35,2 milioni di euro. Un buon miglioramento, se si compara ai 53,9 milioni di un anno fa.
I ricavi diminuiscono del 2,4% a 256,5 milioni. Il margine operativo lordo prima di oneri e proventi non ricorrenti è negativo per 22,3 milioni (-29 milioni un anno fa). Ad annunciarlo è una nota del gruppo editore – tra gli altri – del Corriere della Sera. L’indebitamento finanziario netto va a 507,5 milioni, dai 482,5 milioni di fine 2014.
Il gruppo, tuttavia, contempla per l’intero 2015, “nel complesso e a perimetro omogeneo”, guadagni consolidati in lieve aumento in confronto al 2014. La società si attende poi un margine operativo lordo “ancora in crescita” e “il ritorno di un Ebit positivo a livello consolidato, tale da poter sostanzialmente pareggiare il carico degli oneri finanziari, necessaria premessa per un prossimo ritorno all’utile consolidato”.
Nello specifico, la contrazione dei guadagni di Rcs è dovuta all’andamento della raccolta pubblicitaria in Italia, mentre il miglioramento dell’ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti è legato all’andamento positivo delle principali aree di business. Rcs evidenzia che dal terzo trimestre del 2013 l’ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti registra un trend migliorativo costante.
L’area Media Italia presenta guadagni pari a 121,4 milioni (-1,1%) con un ebitda negativo per 0,6 milioni e in miglioramento di 2,6 milioni dall’anno scorso. Senza oneri non ricorrenti è negativo per 0,4 milioni, in miglioramento di 0,2 milioni. L’area Media Spagna registra ricavi per 73 milioni (79,7 milioni un anno fa), con un ebitda negativo per 2,5 milioni (-20,6 milioni un anno fa). Senza gli oneri non ricorrenti è in passivo di 2,4 milioni (-7 milioni un anno fa).
L’area Libri presenta guadagni in crescita del 10% a 28,9 milioni, con un ebitda negativo per 6,9 milioni (in miglioramento di 1,8 milioni). Rcs Libri, segnala Rcs, conferma la propria posizione di secondo operatore di mercato nel settore Varia, con una quota del 12,4% a valore e dell’11,5% in copie.