Per la fornitura di energia elettrica sia le PMI che i consumatori riusciranno a risparmiare nel 2015. Sembra che sia tutto merito o effetto del pacchetto “Taglia Bollette” che dovrebbe portare ad un risparmio di 2,7 miliardi di euro complessivi. A confermare le intenzioni anche una voce ufficiale.
A febbraio, con il Decreto Competitività si è iniziato a parlare di risparmio ed è stata Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico, nel corso di un’audizione in Commissione Industria, al Senato a spiegare la posizione ufficiale del Governo e le intenzioni:
“Il decreto Taglia Bollette ha consentito una riduzione per il 2015 di circa 2,7 miliardi di euro su base annua, di cui quasi 1,6 miliardi su base annua a vantaggio delle PMI … i dati sono certi e consuntivati”.
I traguardi che ci era imposti erano diversi. In primo luogo il risparmio del 10% per le bollette dell’energia elettrica. Un obiettivo centrato anche alla luce della riduzione degli oneri di sistema, del calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione e della riduzione dei costi per il dispacciamento.
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E a quanto ammonta la riduzione dei conti di luce ed elettricità? In base ai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico si stima un risparmio di 910 milioni di euro per le imprese e di a 313 milioni per le famiglie attraverso il pacchetto messo a punto dal Ministero, mentre le altre misure influiranno per 771 milioni di euro per le PMI e per 694 milioni sui privati.
Il settore energetico si può definire ancora in cammino, soprattutto per quello che riguarda le tariffe elettricità applicate dai gestori, anche se il passaggio vero verso il mercato libero per l’energia non ci sarà prima del 2018.