Il Decreto Pensioni è stato inserito nella Gazzetta Ufficiale del 21 maggio 2015. Si tratta di un decreto legge che recepisce la sentenza della Corte Costituzionale e dispone non solo il meccanismo per la rivalutazione degli assegni pensionistici a partire dal 2016 ma parla anche del bonus pensioni di agosto.
Il 21 maggio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 65/2015 che è entrato in vigore immediatamente. Il documento in questione recepisce la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni superiori a 3 volte il minimo previsto dal decreto Salva Italia per il 2012 e per il 2013.
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Come funziona la restituzione dei soldi
L’indicizzazione è riconosciuta ai trattamenti compresi tra 3 e 6 volte il minimo con un sistema a scaglioni. Le pensioni più alte, invece, non avranno alcun rimborso.
I coefficienti di rivalutazione
Per la rivalutazione degli assegni pensionistici si useranno due diversi coefficienti per il 2012 e per il 2013 e poi per il 2014 e per il 2015. Per capire quanto il singolo pensionato avrà in tasca con il bonus ad agosto, bisogna avere per le mani un assegno del 2011 e poi applicare a questo coefficiente.
Un esempio pratico
Se l’Istat ha stabilito che per un anno l’indice di perequazione è pari al 3% e poi ha stabilito per la classe d’importo del pensionato una rivalutazione del 50%, allora vuol dire che la pensione si rivaluterà complessivamente dell’1,5%.
I coefficienti da applicare per il 2012 e il 2013
Per le pensioni fra 3 e 4 volte il minimo, vale a dire per quelle tra 1400 e 1900 euro lordi al mese, la rivalutazione è del 40%, mentre per le pensioni tra 1900 e 2300, cioè per quelle tra 4 e 5 volte il minimo la rivalutazione è del 20%, infine per le pensione tra 5 e 6 volte il minimo, indicativamente per quelle tra 2300 e 2800 euro lordi, la rivalutazione è del 10%.